Nonostante i crescenti vantaggi messi a disposizione dalla banche e l’aumentare del traffico di acquisti online, molti italiani tendono ancora oggi a guardare con sospetto le carte di credito, rimanendo fedeli all’uso di contante. Sicuramente a spingere in questa direzione è il timore ad usare denaro in formato elettronico, percepito come particolarmente vulnerabile a truffe e clonazioni di sorta.
Un’altra remora però riguarda probabilmente il costo della carta di credito, le cui spese vengono ancora immaginate come ingenti e frequenti. Invece non è affatto così. Le banche infatti, consapevoli della crescita esponenziale nell’uso di questo utile strumento, si sono dimostrate estremamente favorevoli a mettere a disposizione dei propri correntisti soluzioni economiche e vantaggiose, zero spese per le carte di credito.
Premesso che i costi di una carta di credito variano per ogni banca e dipendono strettamente dall’accordo preso con il cliente in sede di contratto, sono sempre di più le realtà che offrono ai propri correntisti carte di credito a zero spese per sempre, prive di canone annuale e di costo di attivazione.
Non solo, molte di queste comportano ricchi vantaggi senza che il cliente debba spendere alcunché.
Escluso canone e attivazione (nei casi che lo permettono), cosa resta allora dei costi relativi ad una carta di credito? Vediamo alcuni esempi, tenendo presente che ogni carta presenterà vantaggi e svantaggi diversi, ai quali dobbiamo fare riferimento per scegliere nel modo più conveniente possibile perché ci sono alcune commissioni per le carte di credito:
- Canone annuo di una carta aggiuntiva: alcune banche impongono un pagamento annuale per avere una seconda carta associata a un determinato conto corrente.
- Invio estratto conto: per alcune carte ricevere un estratto conto cartaceo ha un costo. Per aggirarlo con facilità è sufficiente richiedere la versione online.
- Commissione di cambio: usare la carta di credito all’estero può non essere sempre indicato. Alcune banche infatti prevedono un costo percentuale sul cambio di valuta. Anche questo inconveniente tuttavia può essere aggirato con facilità. Sarà sufficiente affiancare alla propria carta di credito l’uso di una carta prepagata ricaricabile, che se scelta con accortezza permetterà di pagare o di prelevare denaro all’estero senza pagare un tasso percentuale sul cambio ma soltanto una piccola commissione.
- Commissione di prelievo di contante: molte carte, anche tra quelle gratuite, prevedono un costo in percentuale (con commissione minima) nel momento in cui si compie un prelievo di contante presso un dispositivo ATM. Questo perché, a differenza della carta di debito, una carta di credito consiste sempre in un anticipo di denaro da parte della banca, che andrà quindi ad addebitarci un costo qualora volessimo ritirare questi soldi invece che spenderli direttamente. La soluzione migliore per aggirare questa situazione è allora ricorrere ad una carta di debito, che andando a prelevare all’istante i soldi nel conto corrente associato alla carta non prevederà tendenzialmente alcun costo di commissione (e nel caso in cui sia presente sarà sicuramente inferiore).
- Costo blocco o sostituzione: nonostante molte banche siano disponibili ad offrire gratuitamente operazioni di blocco e sostituzione delle carte, non tutte di queste applicano la stessa politica. Quasi tutte le banche in ogni caso offrono comunque un servizio di intervento in caso di smarrimento attivo 24 ore su 24.
In conclusione, alla domanda "Quanto costa una carta di credito?”, se siete disposti a cercare la soluzione più adatta alle vostre esigenze la risposta è una sola: poco.